E' un festival particolare quello che siamo contenti di inaugurare il 5 agosto prossimo con lo spettacolo Mondo. Esso ci ricorda che il rapporto tra uomo e natura è luogo di incontro profondo tra corpo e immaginazione e che la dimensione ove questi confini sono costantemente attraversati - o piuttosto profondamente intrecciati - è proprio quella dell'infanzia.
"Al riparo degli alberi" è un festival di teatro e natura dedicato alle nuove generazioni, organizzato da Finistearrae Teatri, in programma dal 5 al 25 agosto sull'Altopiano della Vigolana
Con l'estate la luna torna protagonista.
Noi da alcune stagioni la carichiamo sulle spalle perché ci aiuti a valicare i confini.
"Con la luna sulle spalle": 13 giugno, Cesate, Parco Argentina; 27 giugno, Seregno, Piazza Risorgimento.
Con l'incontro del prossimo 11 maggio abbiamo formato un trittico di laboratori realizzati nelle Biblioteche del territorio lombardo. Oltre a Basiano, Arese e Seregno. Per noi, un esperimento di ascolto, un metodo che ci avvicina al sentire del pubblico al quale rivolgeremo la nostra prossima produzione "Mio nonno vola gli aquiloni".
La ricerca de "Io e Nonni - "Storie intrecciate tra le generazioni" prosegue.
“Io e Nonni. Storie intrecciate tra generazioni” è un progetto ideato e realizzato da Anfiteatro – Progetto Piattaforma di Unoteatro, insieme a ATIR Teatro Ringhiera, Compagnia Il Melarancio, Compagnia Panedentiteatro, alla Biblioteca comunale Arese, alla Biblioteca Civica Ettore Pozzoli - Seregno, alla Biblioteca Comunale Ungaretti di #basiano - #masate.
Dalla recente tournée in Friuli Venezia Giulia, ospiti degli amici di ERT-FVG, portiamo a casa, oltre ai tanti ricordi, questa bella recensione che Omar Manini ha pubblicato sulle pagine dedicate alle nuove generazioni "Teatro Scuola.it"
Questi i passaggi finali:
“Toma e Carolina” utilizza pochissimi elementi – un baule, un costume da cowboy, un libro – perché quasi tutto è evocato dalla fluidità del testo, dove l’unico personaggio in scena ci consegna lo sviluppo ora come protagonista, ora come narratore interno.
Una trama semplice, ma ricca di osservazioni sull’emotività e sulle relazioni, che cavalca un ottimo ritmo ed è permeata da una grande sensibilità di scrittura e percorsa da una piacevolissima brezza umoristica.
Lo spettacolo mostra l’importanza della custodia delle proprie passioni; della cura della preziosa individualità di ognuno, anche oltre le incomprensioni del mondo esterno; dello scambio con anime affini; della libertà e della fantasia nutrite attraverso il piacere della lettura.
Ma è anche, semplicemente, il piacere di assistere a uno spettacolo semplice, eppure stratificato, condotto con grandissima immedesimazione da Marco Continanza che sfoggia tutta la sua bravura e complessità d’attore – mimica, vocale, venata di reale autenticità nella caratterizzazione dei personaggi e dei sentimenti – raccogliendo l’attenzione dei ragazzi, che spesso si lasciano andare a sentite risate. E conducendo il pubblico verso un finale che è un quadro di pura, delicata bellezza e amore per il teatro, la lettura e la scrittura."
Ringraziamo Oscar Manini, perché ha restituito ai lettori i tratti essenziali e veri della drammaturgia che è cifra stilistica del nostro lavoro. Ed è con la drammaturgia, artigianale composizione di linguaggi e ritmi, che il teatro parla agli spettatori.
L'intera recensione può essere letta qui.
Comincia il percorso di "Io e nonni. Storie intrecciate tra generazioni" nelle biblioteche.
"Che bello stare con i nonni" si legge nella promozione dell'incontro di domani, 24 febbraio 2024, alla Biblioteca di Seregno.
Uno slogan che dichiara una intenzione di felicità, un desiderio di vicinanza.
Di questa intenzione, di questo desiderio vogliamo fare tesoro.
“Io e Nonni. Storie intrecciate tra le generazioni” è un progetto ideato e realizzato da Anfiteatro – Progetto Piattaforma di Unoteatro, insieme a ATIR, Compagnia Il Melarancio, Compagnia Panedentiteatro, Biblioteca comunale Arese, Biblioteca Civica Ettore Pozzoli - Seregno, Biblioteca Comunale Ungaretti di Basiano - Masate.
IO E NONNI
Io e... Tutto è in questa piccola lettera, che a scuola ci hanno insegnato si chiama congiunzione. Una “e” che è porta aperta al mondo, abitato da altri; altri che ci sono intorno, che ci sono vicini. In “Io e nonni “ la “e” congiunge generazioni che, sulla linea del tempo, siedono più lontane. Oggi forse ancora di più, tanto diverse sono le esperienze di vita degli uni e degli altri. A tal punto da rischiare di perdere una grande ricchezza immateriale: tutti gli infiniti gesti che ogni giorno si scambiano nonni e nipoti.
Ecco perché "Io e Nonni". In questo 2024, vogliamo creare un ambiente teatrale ove esplorare la relazione, fatta di pieni e di vuoti, tra infanzia e terza età. Provando così, con il teatro, a dare un contributo nel ricostruire "l’umano", in un momento in cui tale costrutto sembra frantumarsi in tanti piccoli pezzi.
“Io e Nonni. Storie intrecciate tra generazioni” è un progetto ideato e realizzato da Anfiteatro – Progetto Piattaforma di Unoteatro, insieme a ATIR Teatro Ringhiera, Compagnia Il Melarancio, Compagnia Panedentiteatro, alla Biblioteca comunale di Basiano - Masate, alla Biblioteca comunale di Arese e alla Biblioteca comunale di Seregno.
Ringraziamo Ofelia Di Bello per l'immagine.
Ogni anno la rivista on line Krapp's Last Post pubblica un elenco di spettacoli che hanno caratterizzato in positivo la produzione per le nuove generazioni degli ultimi dodici mesi. E quest'anno il nostro "Toma e Carolina" è nel THE BEST OF… TEATRO RAGAZZI 23.
L'ultima emozione di un anno emozionante.
Dieci anni fa - il 5 dicembre 2023 - moriva Nelson Mandela.
Un uomo le cui incrollabili idee di uguaglianza e libertà sostennero nella lotta contro la somma ingiustizia dell'apartheid, e che seppe immaginare lo strumento della pacificazione come unica strada per sanare la società sudafricana, dilaniata da anni di inusitata violenza.
Con lo spettacolo Nelson raccontiamo un uomo che ha coniugato utopia e politica, sogni e ferma determinazione nel realizzarli. Il suo fu un sogno grande e il palcoscenico in cui si trovò ad operare fu il mondo intero. Ma anche quelli dei nostri giovani spettatori sono sogni grandi e anche per loro - per tutti noi - il palcoscenico è il mondo, il nostro mondo, che ogni giorno scopriamo essere senza confini.
Nelson, il 5 dicembre 2023 è a Torino, alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani
E' fitto di date il mese appena iniziato. Il nostro repertorio - "Mondo", "Nelson" e "La tregua di Natale" - e l'ultima nostra produzione - "Toma e Carolina" - è quanto siamo felici di porgere alle ragazze e ai ragazzi che incontreremo. Nella pagina "Calendario" scopri il nostro viaggiare dal Trentino alla Lombardia, dal Friuli all'Alto Adige.
Nella foto: Marco Continanza in "Mondo"La storia è quella di Tomaso, figlio di genitori separati che del padre ha solo il ricordo del piacere condiviso rispetto all’epopea del West ; si veste con un completo da cow-boy da lui regalatogli ed ama un vecchio cartone animato Sam ragazzo del West, appunto, che guarda sempre alla televisione.. Forse anche per questa sua passione è evitato dai compagni di scuola che sono fans dei personaggi dei cartoni animati contemporanei. Ma un giorno la televisione si guasta e questo costringe Tomaso a trovare passatempi diversi. Grazie a uno di questi – la costruzione di una capanna in un giardino abbandonato - ha l’opportunità di diventare amico di Carolina, una bambina di poco più grande di lui, che lo instraderà al recupero positivo del rapporto con gli altri e del gioco di fantasia, ed alla lettura dei libri. Nel testo scorrevolissimo ed efficace di Giuseppe Di Bello, trovano posto l’educazione sentimentale, il valore dell’amicizia, il rapporto con i genitori, l’amore per i libri, l’importanza dell’immaginazione e il gioco fantastico, spesso non più praticato a causa del sempre maggiore rapporto che lega il singolo bambino ai dispositivi tecnologici che lo circondano. La colonna sonora ricorda i migliori film dell’epopea del West e sottolinea il mondo che Tomaso comincia a ricreare dopo la “morte” del televisore: chi di noi, uscendo dal cinema, dopo aver visto un film di Sergio Leone , non ha per un attimo socchiuso gli occhi cercando il proprio cavallo, facendo tintinnare gli speroni? La scenografia essenziale (un solo baule in scena, che diventa letto, cavallo, duna,…) fa da spalla all’attenta ed ottima interpretazione di Marco Continanza, che riesce ad essere il piccolo Tomaso senza abbandonare il suo essere adulto (e anche grande e grosso!), cosa rara nel teatro, dove spesso rappresentare i bambini vuol dire vocine e atteggiamenti infantili. Uno spettacolo davvero per tutti - dai 6 ai 90 anni – anche grazie all’incipit : la sigla di Sam ragazzo del West - interpretata dall’indimenticabile Nico Fidenco - cartone animato trasmesso per la prima volta da Rete 4 nel 1982. I più vecchi l’avranno sentita come nonni o come genitori, ai più giovani (i quarantenni) ricorderà la loro infanzia e gli spettatori giovanissimi, ai quali è davvero dedicato “Toma e Carolina”, anche se la musica non ricorderà loro nulla…beh, si godranno questo spettacolo.
NICOLETTA CARDONE JOHNSON